La frase del mese...

“Ma i moralisti han chiuso i bar e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori: è bello ritornar "normalità", è facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera!” (Francesco Guccini)

venerdì 22 gennaio 2010

L'esame posturale


In stazione eretta, un’estesa catena propriocettiva (propriocettori plantari, rachidei ed enterocettori) “collega” i recettori cefalici (occhi e app. vestibolare) al recettore di riferimento fisso costituito dall’esterocettore cutaneo plantare sotto il piede.
Ciò consente una precisa e costante codificazione centrale tramite il sistema tonico posturale, delle informazioni spazio-temporali cefaliche, nonché l’attuazione dei riflessi spinali di fondamentale importanza nell’esecuzione di gesti motori e nel mantenimento della postura.

Il concetto di “postura” non si riferisce ad una condizione statica, ma ad un concetto di equilibrio inteso come “ottimizzazione” del rapporto tra soggetto ed ambiente circostante.
Una funzione così importante richiede un intero sistema, detto Tonico-Posturale, esso ha il compito di:
- lottare contro la gravità;
- opporsi alle forze esterne;
- situarci nello spazio-tempo strutturato che ci circonda;
- permettere l’equilibrio nel movimento;

L’inquadramento posturale generale del pz comprende la valutazione di:
- Postura eretta sui vari piani: frontale, posteriore, laterale
- Linee orizzontali : bi-pupillare, bi-mammillare, bi-scapolare, bi-stiloidea, cintura pelvica
- Piano orizzontale : presenza o meno di arretramento o avanzamento di spalla e glutei (osservazione dall’alto)
- Ginocchio (normale, varo, valgo) e Piede (normale, pronato, supinato, piatto, cavo)
- Triangoli della taglia
- Articolazione temporo-mandibolare
- SIASMI (spina iliaca a.s. – malleolo interno), che corrisponde alla lunghezza reale dell’arto
- OMI (ombelico – malleolo interno), che corrisponde alla lunghezza funzionale dell’arto
- Curve fisiologiche

A completamento dell’esame posturale si riportano i risultati ottenuti con la Baropodometria (metodica di misurazione obiettiva istantanea delle pressioni di ogni punto della superficie plantare in fase statica e dinamica. Viene utilizzata una apparecchiatura costituita da una pedana con una piattaforma per la misurazione e registrazione elettronica sia statica che dinamica delle pressioni plantari) e la Stabilometria (è la rilevazione delle oscillazioni dell’asse corporeo sulle articolazioni tibio-tarsiche e la loro ampiezza in relazione al poligono di sostegno.