Nessuno tra voi, tranne gli specialisti del campo medico, avrà mai sentito parlare di OSAS, ma tutti o quasi avrete avuto a che fare direttamente o indirettamente con quel fenomeno, troppo banalizzato a volte, definito russamento. Oggi il russamento è considerato lo "stadio 0" dell'OSAS, una patologia caratterizzata da apnea o ipopnea ostruttive durante il sonno. Il sonno è definito come uno stato di riposo opposto alla veglia. In realtà, però, questa definizione, non è completamente vera. Come la veglia, infatti, il sonno è un processo fisiologico attivo che coinvolge l'interazione di componenti multiple del sistema nervoso centrale ed autonomo. Durante il sonno si verificano alcune modificazioni nel controllo e nell'attività respiratoria:
1. Cessazione della stimolazione connessa con lo stato di veglia;
2. Riduzione del tono della muscolatura scheletrica;
3. Riduzione del tono della muscolatura faringea;
4. Riduzione della risposta di adattamento della ventilazione al carico (ad esempio da ostruzione
delle vie aeree);
5. Variazioni modeste delle tensioni parziali dei gas arteriosi;
6. Aumento delle resistenze delle vie aeree superiori.
Queste importanti modificazioni funzionali rendono del sonno una condizione fisiologica del tutto peculiare che può essere maggiormente soggetta a fenomeni patologici caratterizzati sia da elevata morbilità che da mortalità. Tra questi vi è l'OSAS, acronimo di "Obstruction Sleep Apnea Syndrome", che si manifesta con la comparsa di ripetuti eventi ostruttivi delle alte vie aeree con una conseguente parziale o completa chiusura delle stesse. Le apnee possono essere:
- ostruttive;
- centrali;
- ipopnee;
- progressive;
Le cause della chiusura della via aerea possono essere anatomiche ( conformazioni del massiccio faciale, anche acquisite in seguito a traumi che hanno ridotto lo spazio aereo posteriore) o funzionali (es. collasso durante il sonno del muscolo dilatatore della faringe). A livello sintomatologico il soggetto presenta sonno intermittente, sonnolenza diurna e deficit di memoria, può, inoltre, riferire di svegliarsi con "fame d'aria" e di esser costretto ad alzarsi, nicturia e poliuria. Il sintomo più frequente è comunque il russamento.
La diagnosi si basa su anamnesi, clinica ed esami strumentali tra i quali il più importante è la polisonnografia. Ma per la complessità ed il costo di quest'indagine si preferiscono, solitamente, monitoraggi cardiorespiratori. A completamento possono essere indicate una visita otorinolaringoiatrica, cardiologica ed endocrinologica. La terapia non si fonda su criteri assoluti, ma dipende dalla causa del disturbo. Nuovi studi stanno conducendo l'OSAS al ruolo di fattore etiologico primario dell'ipertensione polmonare idiopatica, seguiremo con interesse gli sviluppi della ricerca .