La frase del mese...
“Ma i moralisti han chiuso i bar e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori: è bello ritornar "normalità", è facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera!” (Francesco Guccini)
mercoledì 17 ottobre 2007
Lascia il segno...
Il telefilm più visto della storia...
martedì 16 ottobre 2007
QUELLI CHE...
PREMESSA
Tornando nella mia città, dopo aver trascorso quasi un anno a Catanzaro, mi sono riaffiorati alla mente tantissimi ricordi buffi dei miei mitici compagni e dei professori che ci hanno sempre seguito con serietà e disponibilità.
Ho scritto “compagni” e non colleghi...
perché anche se siamo circa 100 li conosco uno per uno e anche l’aula più grande per me rimane un classe;
perché ogni giorno TUTTI entravano nella mia vita riempiendo le mie giornate più nostalgiche di calore familiare;
perché poter pensare, se mi succede qualcosa chiamo i miei compagni, non è da tutti;
perché anche la persona più riservata e silenziosa occupa un posto nei miei pensieri;
perché la continua assenza di un qualunque compagno mi preoccupa;
perché la felicità che si legge sul mio viso ogni giorno l’hanno creata loro.
SVOLGIMENTO
Ciò che seguirà è un omaggio scherzoso che dedico ai miei compagni, ai professori e anche alle generazioni precedenti e future.(RIDERE è GRATIS!!!)
Sono frasi e battute autentiche che ricordo con affetto di questo “pazzo” anno. E’ il meglio di…..
…….QUELLI CHE……
….nel silenzio più totale dell’ora di biochimica……FRANCO o FRANCO!!!
….c’è una BOMBA!!!….in classe rimane il prof. Barni che con calma conserva il computer;
….ai risultati dello scritto di chimica ….mi sto avvicinando al 18! Ho preso 10 dopo 5 volte che lo provo.
….alla partita Medicina vs Odontoiatria, a seguito dell' infortunio di Schizophrenos,…chiamate un medicoooooo!
….Professore mi scusi….
….durante l’appello di chimica : Cozza Claudia – Cozza Elvira…
Il prof.: Uhé, ma in quest’aula ci stanno due cozze? E lei come si chiama?
Lo studente: STI – COZZI. Il prof.: Ma veramente? Non ci credo!
….dopo le mitiche feste alcoliche si accoppiano con i muri ;
….per non farsi scoprire dai genitori nascondono il film HARD della settimana nella custodia de“La passione di Cristo”
….Sulla superstrada salutano con la seconda faccia dal finestrino;
….Se supero l’esame di chimica mi taglio il pizzetto;
….durante l’esame di inglese si innamorano dell’assistente (povere pazienti!)
….al bowling talmente ubriachi volano con tutta la palla sulla pista e fanno strike…li soccorrono tirandoli dai piedi;
….al giorno d’oggi se non si sa usare il computer si è tagliati fuori. Ormai anche noi docenti abbiamo imparato come si usa. Dopo qualche minuto…ragazzi perché si è spento? Come si accende?
….durante l’ora di chimica si risvegliano con gli “esempi pratici” del professore: “ci interessano i protoni per gli elettroni. E’ come la suocera che si rispetta per la figlia”;
….di dove sei? Di RRREGGIO;
….anatomia è una materia opzionale?;
….studiando chimica hanno capito a quale gruppo appartengono…OH (gruppo alcolico);
….se non finisce “saranno famosi” non studio;
….si perdono per le vie di Catanzaro e vengono soccorsi da un barbone che li riconduce a casa;
….in pieno inverno alle prime ore del mattino vagano per le strade di Catanzaro con addosso uno slip e un camice bianco, dicendo: “Sono il dottor DEVASTASI!!!” (Troppa biologia gli ha devastato la mente);
….se supero l’esame festeggio con alcool, se non lo supero affogo il dispiacere nell’alcool…. Comunque sia ALCOOL (ormai è un giro vizioso!!!).
….alle mitiche partite…DELIRIO!!!
Sono sempre gli stessi ragazzi, i miei compagni ,
QUELLI CHE…..
….amano la vita e studiano per guarire chi la sta perdendo.
AGGIUNTI DA VOI :
QUELLI CHE...
......sorpresi dai carabinieri, l'uno a cavallo dell'altro, intenti a smontare un segnale stradale di sosta vietata, da utilizzare come ornamento per la propria stanza da letto, si giustificano dicendo: "volevamo avvitarlo, stava quasi per cadere"; li portano in caserma ed il Rettore quasi li espelle dall'università;
CONCLUSIONE
Una celebre frase di Martin Luther King dice:
“Se con la mia vita sarò riuscito a far sorridere almeno una persona,potrò dire di non aver vissuto in vano”
PS: Invito tutti a scrivere storie divertenti o anche il vostro QUELLI CHE…vissuto neglia anni di scuola superiore o di vita universitaria!
Parole di Poeta...
lunedì 15 ottobre 2007
L'epilessia...di Van Gogh
1888 - Olio su tela 72,5 x 92Musée d'Orsay, Parigi, Collezione Mr. e Mrs. Kahn-Scriber Giraudon/ Art Resource, New York .
Sò che non ve lo sareste mai aspettati, ma la storia ci ha dato notizia riguardo a portatori illustri del sacro male, tra i più importanti: Alessandro Magno, Giulio Cesare, Socrate, Pietro il Grande, Napoleon Bonaparte, il compositore George Frederick Handel, il filosofo Nietzsche, gli scrittori Moliére, Flaubert, Byron, Torquato Tasso, Dostoevskij, Dickens e, in età senile, Francesco Petrarca, Lewis Carroll, l'autore di "Alice nel paese delle meraviglie", il matematico Isaac Newton, oltre al Cardinale Richelieu, papa Pio IX, lo zar Pietro il grande, Alfredo Nobel, lo svedese creatore dell'omonimo premio, e molti altri, fra i quali si annoverano anche note personalità che hanno segnato il corso della storia dell'arte con l'incisività della loro opera, quali ad esempio Michelangelo Merisi detto il Caravaggio e Vincent Van Gogh!
In quest'opera dell'artista di Groot Zundert, si individua facilmente la costellazione dell'Orsa maggiore, o Gran Carro, che egli ha dipinto nel settembre 1888, quando si trovava ad Arles. In questo caso c'è un riferimento da fare ad una sua lettera a Theo:
"[...] Sto lavorando su sette tele da 30 ... e per ultimo a uno studio del Rodano, della città illuminata dai lampioni a gas riflessi nel fiume blu. In alto il cielo stellato con il Gran Carro, un luccichio di rosa e verde sul campo blu cobalto del cielo stellato, laddove le luci della città e i suoi crudeli riflessi sono oro rosso e verde bronzeo. [...]"
Molti studi sono stati dedicati a quella che è stata in seguito definita: "la malattia del genio", una forma di epilessia del lobo temporale che ha segnato molte tra le opere dell'artista, oltre alla sucitata "Notte stellata sul Rodano" , figurano nella lista anche: “La camera da letto di Arles”; “La casa gialla” e “Campo di grano con corvi”.
L'epilessia è una condizione cronica neurologica caratterizzata da ricorrenti e improvvise crisi.
È comunemente controllata con i farmaci, sebbene sperimentali metodi chirurgici stiano lentamente prendendo piede. Va precisato comunque che la terapia farmacologica è esclusivamente sintomatica, riuscendo - a volte efficacemente - a controllare la comparsa delle crisi, ma in nessun modo è disponibile una profilassi efficace o una terapia curativa.
Nel passato l'epilessia è stata associata ad esperienze religiose e anche a possessioni demoniache. Storicamente l'epilessia era chiamata la "Malattia Sacra" poiché secondo una visione popolare si credeva che gli attacchi epilettici fossero una forma di attacco dei demoni o comunque una manifestazione di potenza occulta.
Ippocrate sottolineava che l'epilessia sarebbe stata considerata divina solo fino a quando non sarebbe stata compresa. Essa può manifestarsi ad ogni età ed in forme assai diverse; data la sua varietà, si parla genericamente di epilessie.
È fra le malattie neurologiche più frequenti: colpisce dalle tre alle sette persone ogni mille, circa 2 milioni e mezzo di persone negli Stati Uniti. In ogni paese la prevalenza è del 1%. L'incidenza è di 46,7 su 100.000 abitanti ogni anno e in Italia 25.000 casi all'anno.
giovedì 11 ottobre 2007
LA TERAPIA CELLULARE...LE STAMINALI DEL CUORE
Il cuore deriva dal mesoderma, ma ciò che è fondamentale, per comprendere la finalità dell'utilizzo staminale, è la modalità della formazione embriologica dell'organo, essa avviene per proliferazione dei miocardiociti e non per ipertrofia.
A livello isto-citologico, il 70% della massa miocardica è costituito da miociti, altre cellule presenti a costituirla sono le muscolari lisce e cellule endoteliali; fatta questa premessa va spiegato ai lettori del blog che un miocardiocita prelevato dal tessuto cardiaco e posizionato su piastra non rientrerà mai in ciclo cellulare, ma una cellula staminale (dotata di self-renewal,multipotenza e capacità di dare cloni) si...dunque era solo necessario trovare, se presenti, queste cellule a livello del cuore e ciò è stato fatto, non si è a conoscenza, però, della loro origine (pare che derivino dal circolo o da una porzione di miocardio fetale residuo). La più frequente patologia cardiaca è la malattia coronarica che è solitamente provocata da fenomeni aterosclerotici,ma è necessario sottolineare che i suddeti fenomeni rientrano nella categoria "eventi riparativi", sono, invece, le "complicanze" dell'aterosclerosi a provocare il danno irreparabile. In seguito ad una sindr. cor. acuta il cuore vive un periodo di scompenso cronico che porta alla morte 3 su 5 pz colpiti nel giro di 5 anni (tasso d'incidenza più elevato che nelle neoplasie), suddetto scompenso è caratterizzato da cicatrizzazione fibrotica e dunque non capace di contrarsi della zona colpita, allargamento della camera cardiaca ed infine, ma non per ordine d'importanza l'ipertrofizzazione dei miocardiociti sopravvissuti. I farmaci possono esclusivamente rallentare, quando ancora ci si trova in fase acuta la progressione verso lo scompenso, ma una cellula staminale impiantata e capace di creare cloni può sostituire i miociti in necrosi e può assumere la caratteristica contrattilità, requisito fondamentale per evitare la morte dell'individuo!
Per approfondimenti sul tema vi sono pubblicazioni su: 'The New England Journal of Medicine' e su 'Cell'...
Attendo vostre segnalazioni su articoli e pubblicazioni in giro per il web riguardanti l'argomento, grazie!
martedì 9 ottobre 2007
MASTOPLASTICA
La mastoplastica è un intervento chirurgico effettuato sul seno per vari motivi da quelli puramente estetici a quelli di ragione sanitaria e si divide in due categorie opposte: mastoplastica additiva e mastoplastica riduttiva. La prima consiste nell'inserimento di una protesi mammarie costituite da un involucro di silicone e riempite con gel di silicone. In certi casi è possibile utilizzare protesi riempite con Idrogel, soluzione salina (acqua salata) o altri materiali.
Oltre alle protesi di forma semisferica, usate in interventi aditivi, esistono le nuove protesi "anatomiche" di forma di un terzo di uovo, forma che permette di ottenere un risultato che si avvicina maggiormente alla forma di un seno naturale allorquando l'intervento ricostruttivo è pressocchè totale.
A seconda della protesi scelta e delle diverse esigenze della paziente l'intervento può essere eseguito praticando tre tipi di incisioni che possono essere praticate in tre sedi diverse:
nel solco sottomammario
intorno all'areola mammaria (di conseguenza la ghiandola mammaria verrà incisa poiché è necessario passare sotto di essa)
sotto l'ascella (attraverso questa via è preferibile inserire protesi tonde)
Nel caso della mastoplastica riduttiva invece l'obiettivo è quello di ridurre il volume eccessivo del seno che può implicare complicanze alla colonna vertebrale a causa del peso eccessivo. Le cicatrici avranno normalmente la forma di "T" rovesciata oppure, nei casi di riduzioni limitate si può intervenire intorno all'areola mammaria ( cicatrice periareolare). In generale la cicatrice è tanto più visibile quanto è maggiore l'entità della riduzione.
Nel caso in cui il seno sia del volume desiderato ma risulta cadente o troppo rilassato (situazione chiamata tecnicamente ptosi) si ricorre alla mastopessi Se il seno appare cadente e anche svuotato si può ovviamente associare all'intervento anche una mastoplastica addittiva.
Tutte queste operazioni si svolgono in anestesia generale e richiedono la permanenza della paziente in clinica o ospedale per un periodo di 2-3 giorni nonché la limitazione dell'attività fisica per circa 4 -6 settimane.
La ricostruzione post-mastectomia...vantaggi e svantaggi...lo sapevate che le protesi in materiale alloplastico devono essere sostituite dopo 15 anni???
GIURA PRIMA DI CONTINUARE...
Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni che adempirò secondo le mie forze e il mio giudizio questo giuramento e questo patto scritto. Terrò chi mi ha insegnato quest' arte in conto di genitore e dividerò con Lui i miei beni, e se avrà bisogno lo metterò a parte dei miei averi in cambio del debito contratto con Lui, e considerò i suoi figli come fratelli, e insegnerò loro quest'arte se vorranno apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti. Metterò a parte dei precetti e degli insegnamenti orali e di tutto ciò che ho appreso i miei figli del mio maestro e i discepoli che avranno sottoscritto il patto e prestato il giuramento medico e nessun altro. Scegliero' il regime per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, e mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministerò a nessuno, neppure se richiesto, alcun farmaco mortale, e non prenderò mai un' iniziativa del genere; e neppure fornirò mai a una donna un mezzo per procurare l'aborto. Conserverò pia e pura la mia vita e la mia arte. Non opererò neppure chi soffre di mal della pietra, ma cederò il posto a chi è esperto di questa pratica. In tutte le case che visiterò entrerò per il bene dei malati, astenendomi ad ogni offesa e da ogni danno volontario, e soprattutto da atti sessuali sul corpo delle donne e degli uomini, sia liberi che schiavi. Tutto ciò ch'io vedrò e ascolterò nell'esercizio della mia professione, o anche al di fuori della della professione nei miei contatti con gli uomini, e che non dev'essere riferito ad altri, lo tacerò considerando la cosa segreta. Se adempirò a questo giuramento e non lo tradirò, possa io godere dei frutti della vita e dell' arte, stimato in perpetuo da tutti gli uomini; se lo trasgredirò e spergiurerò, possa toccarmi tutto il contrario.
GIURAMENTO MODERNO
Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo,GIURO:
-di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
-di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
-di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;
-di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona non utilizzerò mai le mie conoscenze;
-di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;
-di affidare la mia reputazione esclusivamente alle mie capacità professionali ed alle mie doti morali;
-di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;
-di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
-di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica;
-di prestare assistenza d'urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'Autorità competente;
-di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;
-di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato.