L’Alchimista è l’opera che ha reso celebre in tutto il mondo uno dei più grandi scrittori sudamericani; un Paulo Coelho che non si accontenta di narrare semplicemente la storia di un ragazzo ma che vuole darci anche una lezione di filosofia, semplice ma al contempo molto profonda. Paulo Coelho è nato a Rio De Janeiro nel 1947. Scrittore geniale nell’arte di trasmettere le sue esperienze con un linguaggio universale ai suoi milioni di lettori e le sue opere, tradotte in 56 lingue, hanno venduto oltre quindici milioni di copie. La filosofia e temi trattati nelle sue pagine divengono un punto di riferimento per i lettori in cerca della propria strada e di nuovi modi per comprendere il mondo.
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Il protagonista, Santiago, è un ragazzo che un giorno col consenso del padre decide di partire per scoprire il mondo, si sposta per l’Andalusia con il suo gregge e si sente felice. Per due notti consecutive fa lo stesso sogno in cui un bambino gli suggerisce di raggiungere le piramidi ‘Egitto, perché lì troverà un tesoro, un tesoro che gli cambierà la vita! Decide di rivolgersi ad una zingara che sappia interpretare il suo sogno e che ne sveli il significato, ma solo quando incontra un re travestito da vecchio, le cui parole lasciano intravedere una certa saggezza, sente forte la motivazione di intraprendere il viaggio.
Il re si presenta nella vita della gente, e in particolare in quella di Santiago, sotto varie forme, proprio nel momento in cui una persona, sulla soglia della realizzazione del proprio sogno, sente che sta per cedere. Egli dona al ragazzo due pietre preziose che lo aiuteranno a scegliere lungo l’impervio percorso, ricco di segnali che dovrà interpretare. Santiago capisce dalle sagge parole del re che arriva un momento in cui perdiamo il controllo della nostra vita, quel momento in cui comincia ad essere regolata dal destino.
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Con questo incoraggiamento Santiago parte e per più di un anno lavora a Tangeri, presso un mercante di cristalli, lavora duramente ogni giorno, pensando a tutto il suo percorso e così sembra andare scemando il suo desiderio di raggiungere le piramidi. Proprio quando sembra deciso a tornare indietro, avendo guadagnato abbastanza, incontra un ragazzo, anche lui alla ricerca del suo sogno, trovare l’alchimista che sappia interpretare il Linguaggio Universale. Santiago scopre così di essere alla ricerca di quella che viene chiamata Anima del Mondo e che il tesoro di cui ha sognato è la sua Leggenda Personale.
“E’ quello che hai sempre desiderato fare. Tutti, all’inizio della gioventù, sanno qual è la propria Leggenda Personale. In quel periodo della vita tutto è chiaro, tutto è possibile, e gli uomini non hanno paura di sognare e di desiderare tutto quello che vorrebbero veder fare nella vita. Ma poi, a mano a mano che il tempo passa, una misteriosa forza comincia a tentare di dimostrare come sia impossibile realizzare la Leggenda Personale”.
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Così parla il re ed indica a Santiago la via verso il suo tesoro. Intraprende il viaggio e giunto in un’oasi del deserto, Santiago scopre l’amore, incontrando per la prima volta Fatima: capisce che lei è la donna della sua vita ma tra mille tormenti la saluta perché deve continuare il suo viaggio, promettendole che un giorno sarebbe tornato da lei. Egli prosegue nel percorso con un cavaliere incontrato per caso, che poi si rivelerà essere l’alchimista. Da lui impara ad ascoltare il suo cuore e a seguirne la strada; messo davanti a mille prove, Santiago capisce che l’amore è il bene più prezioso e che siamo noi ad alimentare l’anima del mondo. Un bellissimo viaggio in cui, imparerà a parlare col sole e col vento, scoprirà l’amore e l’anima del mondo, realizzerà la sua Leggenda Personale, in concordanza col mondo, fatto di quella saggezza che da tempo gli uomini hanno ormai scordato. “Una leggera brezza cominciò a spirare. Da lontano i comandanti guardavano il ragazzo, che parlava un linguaggio a loro sconosciuto”. E’ la storia di un ragazzo, diventato uomo, che è tornato all’Anima del Mondo, ha conosciuto il significato del dono della Vita e lo vive giorno per giorno.
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La favola è una forma letteraria “leggera” capace di comunicare piccoli, ma anche grandi messaggi. E’ bello riscoprire il gusto della lettura in un libro che non è fine a sé stesso, rendersi conto di non riuscire a tenere a freno i pensieri più profondi, che oltre al pastorello, alle avventure del deserto, all’alchimista stesso c’era,a ancora una volta, l’Avventura Umana. Si riscopre l’importanza ed il valore, custodito dentro di noi, dell’autocoscienza alla maniera di Socrate:”Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose. Non riuscirai mai a farlo stare zitto. E per quanto tu finga di non ascoltarlo ciò che dice, sarà sempre nel un petto e continuerà a ripetere quello che pensa della vita e del mondo”. L’Alchimista è la storia di una iniziazione e questa massima è l’insegnamento che scaturisce da una favola così spirituale e magica, alle frontiere tra il racconto di mille e una notte e l’apologo sapienzale. L’autore portoghese, tra le righe, si occupa di riscoprire il significato dell’amore e si accorge che amare corrisponde alla visione di Dio nel nostro prossimo, da tale premessa si deduce che la ricerca di Coelho riguarda la totalità della vita. Questo è, secondo l’autore, l’unico modo che abbiamo per realizzare i nostri sogni ed essere felici.
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Coelho struttura la storia di Santiago come una favola o un racconto di magia, ma la vera protagonista risulta essere, dall’epilogo, la Vita, come renderla davvero felice e come darle un senso. “Le cose più semplici sono le più straordinarie, e soltanto il saggio riesce a vederle”. Le parole nate dalle penna dell’autore, riescono a risvegliare l’animo umano dalla tristezza, dalla disperazione dai sogni perduti, ci ricorda come la forza dell’amore può qualsiasi cosa, l’amore verso ciò che ci circonda, l’amore verso i sogni che crediamo di non poter realizzare. La lettura de L’Alchimista invita alla riflessione sulla propria vita, facendo ritrovare in noi stessi il coraggio di credere ai sogni, ai segnali che la vita ci invia. Un libro da leggere, da amare e da odiare perché con assoluta semplicità risveglia dal profondo quello spiraglio di speranza di poter credere, e quindi realizzare, ognuno la propria Leggenda Personale.
2 commenti:
Sulla sponda del fiume Pietra mi sono seduta e ho pianto (1996), Manuale del guerriero della luce (1997), Monte Cinque (1998), Veronica decide di morire (1999), Il Diavolo e la Signorina Prym (2000), Il cammino di Santiago (2001) e Undici minuti (2003)...son tutti libri del Maestro...BUONA LETTURA!!!Grande il blog!
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