La frase del mese...

“Ma i moralisti han chiuso i bar e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori: è bello ritornar "normalità", è facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera!” (Francesco Guccini)

mercoledì 5 dicembre 2007

Senza parole...

"Sapete cosa è in grado di fare il nostro cervello?"


Leggi, anche se ti sembra bizzarro!

Seocndo uon stiduo di uan univretisà inlegse l‘oridne dlele letetre all‘intreno di uan praola nno è improtatne, ciò ceh improta è al pirma e l‘utliam letetra. Il retso nno improta motlo in qulael oridne si trvoa, lo leeggrai comnuque sezna prbloema.
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Se vedi qualcosa ruotare, corri dal medico!Non c‘è niente che si muove!



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Guarda l‘interno di questa immagine e concentrati. Cosa vedi? Leggi la spiegazione sotto riportata per comprendere cosa hai realmente visto! Interessante no?



Degli studi hanno dismostrato che i bambini non riconoscono questa immagine „intima“, perchè la loro memoria non conosce ancora questa situazione.
Ciò che vedono i bambini sono 9 delfini..
Li vedi anche tu ?

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Illusione ottica Guarda bene le immagini che seguono …





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Infatti …


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… la realtà è che non si muove nulla!


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...Le linee rosse orizzontali sono parrallele o no?


Spiacente...sono parallele!!!
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Cosa vedi? Una spirale o dei cerchi?





Bravo sono semplicemente dei cerchi...
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Concentrati sulla croce al centro e dopo alcuni secondi ti accorgerai che i cerchi rosa spariranno!!!




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Fissa il puntino e muovi la testa aventi e indietro .




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Ma il meglio viene alla fine:

E‘ la migliore illusione ottica..... Segui le istruzioni:
1) Concentrati sui 4 puntini all‘interno dell‘immagine per 40 secondi
2) Immediatamente dopo sposta il tuo sguardo lentamente verso un muro vicino (deve essere liscio e possibilmente monocromatico)
3) Vedrai così formarsi lentamente una chiazza chiara (continua ad osservarla attentamente)
4) Sbatti le ciglia e vedrai formarsi una immagine all‘interno della macchia
5) Cosa vedi, o piuttosto CHI vedi?


Ti ho convinto?
Bye bye, Schizophrenos

martedì 4 dicembre 2007

"ONORE" ad Enzo...


Ecco una serie di aforismi usciti dalla penna di Enzo Biagi, voglio ricordarlo così ad un mese dalla sua scomparsa...

- La democrazia è fragile, e a piantarci sopra troppe bandiere si sgretola.

- È difficile non desiderare la donna d'altri, dato che quelle di nessuno, di solito, sono poco
attraenti

- Quando sento dire che uno è considerato un innovatore perché decide di leggere il telegiornale
in piedi, è come se ti chiedessero se scrivi con la biro o con la macchina, e quanto questo
influisce.

- Ho sempre creduto che, se c'è un posto al mondo dove non esistono le razze, questo è proprio
l'Italia: infatti le nostre antenate ebbero troppe occasioni di intrattenimento.

- La società è permissiva nelle cose che non costano nulla.

- Dopo tre apparizioni in video, qualunque coglione viene intervistato, dice la sua e anche quella
degli altri.

- Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre: quelli che ti ha
insegnato tua madre da bambino.

- A Milano gli affari si combinano con un colpo di telefono, a Palermo anche con un colpo di
lupara.

- I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?

- Si può essere a sinistra di tutto, ma non del buon senso.

- La mia generazione trovava eccitante leggere un'edizione della Divina Commedia con le
illustrazioni del Dorè. Adesso sui muri c'è scritto «Culo basso bye bye». Capisce che è un po'
diverso?

- Era così ignorante che credeva che la cedrata fosse un'opera minore del Tassoni.

- Nel cinturone dei soldati del Fhuhrer c'era scritto «Gott mit uns», Dio è con noi. Hitler lo aveva
arruolato; per fortuna disertò.

- Siamo tutti fratelli, ma è difficile stabilire chi è Caino e chi Abele.

- Siamo diventati gente che alterna le vacanze con le ferie.

- Se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice!

- Il colera passa, i Gava restano. È dunque vero che se ne vanno sempre i migliori.

- Difficile capire un Paese, scrisse un libellista, dove la stessa cosa è chiamata al Nord uccello e al
Sud pesce.

- Il denaro arriva sempre quando non si ha più fame.- Se il ridicolo uccidesse, avremmo uno
sterminio

- La «devolution», una parola che sembra inventata da Celentano.

- Il bello della democrazia è proprio questo: tutti possono parlare, ma non occorre ascoltare.

- La vita è un rischio che non si può fare a meno di correre.

- Qualche volta è scomodo sentirsi fratelli, ma è grave considerarsi figli unici.

- L'uomo, qualche volta, è come le scimmie: ha il gusto dell'imitazione.

- Nella storia dell'umanità non cala mai il sipario. Se solo ci si potesse allontanare dal teatro
prima della fine dello spettacolo.

lunedì 3 dicembre 2007

Colangiocarcinoma: passi da gigante!



La collaborazione tra l’Università la “Sapienza” di Roma e l’Università di Ancona, ha prodotto un importante risultato nella diagnosi del tumore delle vie biliari (calangiocarcinoma), uno dei tumori a più alta mortalità.
Attualmente non esistono test per la diagnosi precoce di questa patologia, ma solo complesse indagini strumentali e radiologiche all’insorgenza dei sintomi (l’ecografia rappresenta il più importante test per la valutazione iniziale; la Tc e la RMN permettono una migliore definizione della lesione; la CPRE, colangiografia retrograda endoscopica, è sensibilissima nell’identificare le più piccole lesioni ma, per la sua invasività e per il rischio di complicanze, il suo ruolo è limitato).La diagnosi, pertanto, viene generalmente posta in uno stadio di malattia così progredito che l’unica terapia possibile è la chirurgia resettiva.

Accertare la malattia così tardi, consente di operare meno del 30% dei pazienti e, a 5 anni dalla diagnosi, meno del 5% dei soggetti colpiti dalla malattia sono ancora in vita.
Questo studio, merito esclusivo della ricerca italiana, ha dimostrato che l’analisi di un solo indicatore nella bile (IGF1- fattore di crescita insulino-simile) consente la diagnosi definitiva di colangiocarcinoma e la distingue con accuratezza assoluta dalle malattie benigne delle vie biliari (calcoli, infiammazioni) e dal cancro al pancreas.La scoperta, che apre nuove prospettive per la diagnosi precoce e quindi per la terapia dei tumori delle vie biliari, ha già meritato la pubblicazione sulla prestigiosa rivista americana, Annals of Internal Medicine, organo ufficiale dell’American College of Physicians.

M.M.

domenica 2 dicembre 2007

Il disturbo bipolare...



Li riconoscete?

Cosa accomuna Ernest Hemingway con Sting, Michelangelo con J. Claude Van Damme, Ben Stiller con Roosevelt, Lüdviq van Bethoven con Kurt Cobain ?(da notare l'abilità di Schizophrenos nel formare delle coppie di personaggi appartenenenti allo stesso periodo storico e resi famosi dalle stesse doti artistiche!...spero non sia necessario sottolineare la battuta, già fatto, scusate)!

Tornando seri, per dare una risposta all'interrogativo che ci siamo posti dobbiamo a tutti i costi tirare in ballo le malattie psichiatriche, gli artisti in foto, infatti, sono tutti affetti da "Disturbo Bipolare". Chissà quante volte avrete sentito parlare di depressione o di mania, di umore basso ed esaltazione...è proprio l'alternanza di questi due disturbi a caratterizzare la suddetta patologia. "Alternanza" che, pur se intervallata da periodi di eutimia ("benessere psico-fisico"), determina instabilità nella vita di chi ne soffre, rendendo difficile o quasi impossibile la realizzazione socio - lavorativa dell'individuo ed il mantenimento di regolari relazioni interpersonali.

L'incidenza del d. bipolare è dell'1,2 % nei maschi e dell'1,8 % nelle femmine, mentre la prevalenza nella popolazione generale è stimata intorno all'1 - 2 %!
Segue una breve descrizione dei quadri clinici delle due fasi di malattia:

L'episodio depressivo è caratterizzato da tristezza, umore cupo e avvilito oppure da agitazione, irrequietezza associati ad un costante senso di colpevolezza, ad un rimorso verso qualcosa che non riusciamo a individuare.
Il soggetto appare apatico, anedonico, "pieno di un niente che però pesa come una macigno" al torace o alla "bocca dello stomaco" , rallentato nei movimenti, trascurato nella cura della propria persona, invecchiato, dimesso; la mimica facciale è inerte così come il linguaggio . Il soggetto si isola, non va al lavoro, interrompe i rapporti sociali che deteriorandosi contribuiscono al suo ulteriore distacco dal resto del mondo: spesso rimane addirittura a letto in uno stato di stupore depressivo per cui non si veste, non mangia, non parla.
Le costanti preoccupazioni che lo assillano in alcuni casi si trasformano in veri e propri deliri secondari al disturbo depressivo con il soggetto che tende a costruzioni fantastiche che non possono non concludersi se non con la rovina, o addirittura la morte, del paziente, per evitare le quali il suicidio sembra l'unica via di fuga.

Questo quadro può, a distanza di tempo, mutare in un episodio maniacale che ha esordio più rapido rispetto a quello depressivo: è in genere preceduto da un periodo di iperattività, eccessiva contentezza, loquacità - parametro da tenere in considerazione in soggetti solitamente riservati. Nel periodo di stato, si ha un'elevazione del tono dell'umore, per cui il paziente appare allegro, euforico: in verità sono sufficienti piccole frustrazioni, minimi contrasti perché al benessere subentri rabbia, irritazione o crisi di pianto di breve durata.
L'individuo si nasconde in una corazza fragilissima che non lo protegge affatto, anzi, una volta rotta, lo rende molto più vulnerabile agli stimoli esterni di qualsiasi altra persona. A questa apparente euforia si associa un incremento dell'attività motoria con il soggetto che non riesce a stare fermo; è irrequieto, loquace se non logorroioco, ampolloso nel linguaggio che però non maschera la retoricità dei discorsi che non hanno senso, che sono vuoti, illogici senza nessi associativi.
In poco tempo diventa insopportabile e la gente tende ad allontanarlo ignorando che, quando all'euforia seguirà una rapida caduta del tono dell'umore, questo atteggiamento potrà condannare il soggetto a vivere un'esperienza talmente straziante che solo un gesto estremo potrebbe concludere. Per il paziente tutto è realizzabile "Hic et Nunc", ma i progressivi deficit dell'attenzione, della capacità di relazione, di sintesi e di pensiero rendono questo intento sempre più arduo ed è a questo punto che si accorge che tutto non va come vorrebbe, che gli altri tendono ad evitarlo, che tutto comincia a non avere un senso come i discorsi che pronuncia.


In conclusione: non pensate sia un vantaggio esser bipolari...Kurt Cobain insegna!!!


lunedì 26 novembre 2007

E tu..."che cervello sei"?

Il cervello è la parte più importante del sistema nervoso, che regola tutte le funzioni dell'organismo. Pesa circa 1,5 kg e comprende molti miliardi di neuroni, o cellule nervose.E' una massa ovoidale convessa, divisa in due emisferi e presenta una superficie rugosa caratterizzata da numerosissimi solchi, chiamati circonvoluzioni.Il suo interno è formato da una sostanza bianca, avvolta esternamente da uno strato di sostanza grigia.Assieme al cervelletto e al tronco cerebrale (collegato con la colonna vertebrale), forma l'encefalo, alloggiato nella scatola cranica che ha la funzione di proteggere questi importantissimi organi.Inoltre è protetto da tre membrane sottilissime ma resistenti, dette meningi.L'emisfero destro del cervello controlla la parte sinistra del corpo, il sinistro quella destra. Questa inversione dipende dal fatto che i nervi si incrociano quando entrano nel cervello.Ogni emisfero comprende delle sezioni specializzate: ad esempio in una zona avviene la comprensione del linguaggio, in un'altra l'elaborazione dello stesso, in una terza la lettura o la scrittura, in una ha sede la memoria, in altre ancora i vari centri motori o sensoriali.

Ciò che hai letto lo ritroverai scritto su ogni libro di anatomia, lo sentirai ripetere da ogni scienziato, studente o esperto che sia...ma Schizophrenos come al solito va controcorrente e servendosi di uno spunto tratto dal sito "risateonline" riporta una dettagliata suddivisione del cervello umano in lobi e ghiandole, centri e "particelle"!!! Dubium sapientiae initium...

VERSIONE MASCHILE



VERSIONE FEMMINILE



L'intelligenza si può misurare?




La risposta è no...! Ciò che può esser oggetto di misurazione è la capacità dell'uomo di applicare l'intelligenza nel risolvere problemi, il risultato è dato dal Q.I. : il quoziente intellettivo, cioè il rapporto tra l' "EM" (età mentale) e l' "EC" (età cronologica), il tutto moltiplicato x 100 e depurato da eventuali decimali. L'età mentale è il risultato del test, l'età cronologica si misura in mesi fino a un massimo di 16 anni (perchè dopo il raggiungimento di questa soglia, l'intelligenza non può esser affinata, semmai può declinare)...dunque ogni individuo al di sopra dei 16 anni ha la stessa età cronologica (16 x 12= 192). L' OMS (organizzazione mondiale della sanità) ha stabilito uno standard di 80 - 85 di QI nella popolazione "normale" (in senso statistico) al di sopra del quale ritroveremo diversi gradi di genialità, ed al di sotto diversi gradi di oligofrenia, meglio definita come "ritardo mentale".

Da un punto di vista statistico, se un test d'intelligenza è stato ben tarato, applicato a un campione sufficientemente grande di popolazione, darà i seguenti risultati:

- il 50% della popolazione presenta un QI compreso tra 90 e 110

- il 25% della popolazione si trova al disopra di 110 (il 21,5% di individui va da 110 a 130, il 3% da 130 a 140 e solo lo 0,5% supera un punteggio di 140)

- il 25% della popolazione si trova al di sotto di 90 (il 21,5% ha un QI compreso tra 90 e 70, il 3,5% si colloca al di sotto di 70).


Vuoi misurare il tuo Quoziente intellettivo? CLICCA QUI: http://www.ita1.com/itaqi.htm
Allora, com'è andata? Se ti va, lascia il tuo nome o pseudonimo affiancato dal tuo QI nell'area Commenti!!!

TINGERSI I CAPELLI 9 VOLTE L'ANNO AUMENTA DEL 60% IL RISCHIO LEUCEMIA


Secondo uno studio della Scuola di sanità pubblica di Yale (Usa), pubblicato sul numero datato 25 maggio della rivista “American Journal of Epidemiology”, riguardante una meta-analisi delle prove scientifiche su un’eventuale associazione tra tumori e coloranti chimici, i comuni prodotti cosmetici, utilizzati al fine di sfoggiare sempre tinte diverse e all'ultima moda, potrebbero costare molto caro alle donne fanatiche dei capelli, in quanto nocivi per la salute.

L’indagine, infatti, ha messo in evidenza, studiando un campione piuttosto ampio ed eterogeneo, un aumento del rischio di sviluppare tumori ematologici (in particolare leucemia linfatica cronica) in quelle donne che fanno normalmente uso di questi coloranti, identificando addirittura un valore soglia, corrispondente a 9 tinture l’anno, oltre il quale le possibilità di ammalarsi aumenterebbero in modo esponenziale (circa il 60% rispetto ai soggetti non esposti).

Gli autori dello studio, sottolineando la crescente preoccupazione mondiale relativa ad un possibile incremento del rischio di tumore per chi fa uso di tinture per capelli, evidenziano, con la finalità di sensibilizzare la popolazione, l’entità del campione studiato che, in Europa e in Nord America, ha compreso circa un terzo delle donne e un decimo degli uomini al di sopra dei 40 anni. Secondo ricerche commerciali, inoltre, le tinture permanenti, il tipo più aggressivo, rappresenterebbero una quota del mercato pari al 70 % e anche maggiore, soprattutto in Asia. E non solo: "Le donne che hanno cominciato a tingersi i capelli prima degli anni '80 rischiano anche di più, per via di un ingrediente tossico ora bandito dalle tinte più moderne".


Si mette così in luce un ulteriore risvolto preoccupante, che potrebbe, anzi dovrebbe allarmare le amanti di un look gotico o del total black, in quanto le tinte scure sono molto più pericolose delle altre. Da qui la raccomandazione degli studiosi indirizzata alle autorità nazionali affinché assicurino che "tutti i prodotti immessi in commercio, comprese le tinture per capelli, siano prima sufficientemente testati per assicurare che non ci siano rischi per la salute”.
Prevenzione e Screening sono, ad oggi, le uniche armi di cui l’umanità dispone per combattere questa terribile piaga chiamata “tumore”; in attesa di nuove scoperte scientifiche in grado di chiarire le idee sui reali fattori eziopatologici delle neoplasie, l’umanità stessa non cada nell’errore di sottovalutare e non sfruttare i mezzi a disposizione.

lunedì 19 novembre 2007

Licantropi, streghe e vampiri. O solo malati?


La diversità è parte integrante del mondo biologico, è linfa che ha favorito l'evoluzione delle forme viventi. Tra gli esseri umani, purtroppo, la diversità etnica, culturale e religiosa diviene spesso motivo di intolleranza e conflitto.
La diversità del malato, poi, viene spesso rifiutata dai sani, perchè la malattia può trasformare il corpo e renderlo poco gradevole.
Così l'ignoranza e l'intolleranza per i "diversi", hanno contribuito a creare mostri e superstizioni a riguardo.
Storie fantastiche sui licantropi, streghe e vampiri, spesso nascono da anomalie fisiche e mentali, anche di natura genetica.
L'hypertrichosis universalis congenita potrebbe aver alimentato la leggenda dei licantropi, perchè alterando la funzionalità delle ghiandole surrenali, causa una crescita abnorme di peli. E' noto il caso della famiglia Gonzalvus nel 1500, che ne era colpita.
E che dire delle streghe di Salem, arse vive o impiccate nel 1600 perchè ritenute indemoniate?
Le poverette erano in realtà affette dalla còrea di Huntington, (còrea in greco significa danza), un morbo ereditario neurodegenerativo, scoperto da Huntington alla fine del 1800, che causa amnesia e movimenti incontrollati del corpo.
Infine, il classico aspetto dei vampiri sembra avere sorprendenti analogie con il quadro patologico di un'altra malattia genetica rara, la porfiria eritropoietica: anemia, pallore mortale, fotosensibilià, intolletanza all'aglio, dentatura pronunciata. Non a caso Bramk Stoker, il papà letterario di Dracula, era un medico.
M. Francone

domenica 18 novembre 2007

'L' Alchimista'...un libro da leggere, da amare e da odiare


L’Alchimista è l’opera che ha reso celebre in tutto il mondo uno dei più grandi scrittori sudamericani; un Paulo Coelho che non si accontenta di narrare semplicemente la storia di un ragazzo ma che vuole darci anche una lezione di filosofia, semplice ma al contempo molto profonda. Paulo Coelho è nato a Rio De Janeiro nel 1947. Scrittore geniale nell’arte di trasmettere le sue esperienze con un linguaggio universale ai suoi milioni di lettori e le sue opere, tradotte in 56 lingue, hanno venduto oltre quindici milioni di copie. La filosofia e temi trattati nelle sue pagine divengono un punto di riferimento per i lettori in cerca della propria strada e di nuovi modi per comprendere il mondo.
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Il protagonista, Santiago, è un ragazzo che un giorno col consenso del padre decide di partire per scoprire il mondo, si sposta per l’Andalusia con il suo gregge e si sente felice. Per due notti consecutive fa lo stesso sogno in cui un bambino gli suggerisce di raggiungere le piramidi ‘Egitto, perché lì troverà un tesoro, un tesoro che gli cambierà la vita! Decide di rivolgersi ad una zingara che sappia interpretare il suo sogno e che ne sveli il significato, ma solo quando incontra un re travestito da vecchio, le cui parole lasciano intravedere una certa saggezza, sente forte la motivazione di intraprendere il viaggio.
Il re si presenta nella vita della gente, e in particolare in quella di Santiago, sotto varie forme, proprio nel momento in cui una persona, sulla soglia della realizzazione del proprio sogno, sente che sta per cedere. Egli dona al ragazzo due pietre preziose che lo aiuteranno a scegliere lungo l’impervio percorso, ricco di segnali che dovrà interpretare. Santiago capisce dalle sagge parole del re che arriva un momento in cui perdiamo il controllo della nostra vita, quel momento in cui comincia ad essere regolata dal destino.
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Con questo incoraggiamento Santiago parte e per più di un anno lavora a Tangeri, presso un mercante di cristalli, lavora duramente ogni giorno, pensando a tutto il suo percorso e così sembra andare scemando il suo desiderio di raggiungere le piramidi. Proprio quando sembra deciso a tornare indietro, avendo guadagnato abbastanza, incontra un ragazzo, anche lui alla ricerca del suo sogno, trovare l’alchimista che sappia interpretare il Linguaggio Universale. Santiago scopre così di essere alla ricerca di quella che viene chiamata Anima del Mondo e che il tesoro di cui ha sognato è la sua Leggenda Personale.
“E’ quello che hai sempre desiderato fare. Tutti, all’inizio della gioventù, sanno qual è la propria Leggenda Personale. In quel periodo della vita tutto è chiaro, tutto è possibile, e gli uomini non hanno paura di sognare e di desiderare tutto quello che vorrebbero veder fare nella vita. Ma poi, a mano a mano che il tempo passa, una misteriosa forza comincia a tentare di dimostrare come sia impossibile realizzare la Leggenda Personale”.
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Così parla il re ed indica a Santiago la via verso il suo tesoro. Intraprende il viaggio e giunto in un’oasi del deserto, Santiago scopre l’amore, incontrando per la prima volta Fatima: capisce che lei è la donna della sua vita ma tra mille tormenti la saluta perché deve continuare il suo viaggio, promettendole che un giorno sarebbe tornato da lei. Egli prosegue nel percorso con un cavaliere incontrato per caso, che poi si rivelerà essere l’alchimista. Da lui impara ad ascoltare il suo cuore e a seguirne la strada; messo davanti a mille prove, Santiago capisce che l’amore è il bene più prezioso e che siamo noi ad alimentare l’anima del mondo. Un bellissimo viaggio in cui, imparerà a parlare col sole e col vento, scoprirà l’amore e l’anima del mondo, realizzerà la sua Leggenda Personale, in concordanza col mondo, fatto di quella saggezza che da tempo gli uomini hanno ormai scordato. “Una leggera brezza cominciò a spirare. Da lontano i comandanti guardavano il ragazzo, che parlava un linguaggio a loro sconosciuto”. E’ la storia di un ragazzo, diventato uomo, che è tornato all’Anima del Mondo, ha conosciuto il significato del dono della Vita e lo vive giorno per giorno.
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La favola è una forma letteraria “leggera” capace di comunicare piccoli, ma anche grandi messaggi. E’ bello riscoprire il gusto della lettura in un libro che non è fine a sé stesso, rendersi conto di non riuscire a tenere a freno i pensieri più profondi, che oltre al pastorello, alle avventure del deserto, all’alchimista stesso c’era,a ancora una volta, l’Avventura Umana. Si riscopre l’importanza ed il valore, custodito dentro di noi, dell’autocoscienza alla maniera di Socrate:”Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose. Non riuscirai mai a farlo stare zitto. E per quanto tu finga di non ascoltarlo ciò che dice, sarà sempre nel un petto e continuerà a ripetere quello che pensa della vita e del mondo”. L’Alchimista è la storia di una iniziazione e questa massima è l’insegnamento che scaturisce da una favola così spirituale e magica, alle frontiere tra il racconto di mille e una notte e l’apologo sapienzale. L’autore portoghese, tra le righe, si occupa di riscoprire il significato dell’amore e si accorge che amare corrisponde alla visione di Dio nel nostro prossimo, da tale premessa si deduce che la ricerca di Coelho riguarda la totalità della vita. Questo è, secondo l’autore, l’unico modo che abbiamo per realizzare i nostri sogni ed essere felici.
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Coelho struttura la storia di Santiago come una favola o un racconto di magia, ma la vera protagonista risulta essere, dall’epilogo, la Vita, come renderla davvero felice e come darle un senso. “Le cose più semplici sono le più straordinarie, e soltanto il saggio riesce a vederle”. Le parole nate dalle penna dell’autore, riescono a risvegliare l’animo umano dalla tristezza, dalla disperazione dai sogni perduti, ci ricorda come la forza dell’amore può qualsiasi cosa, l’amore verso ciò che ci circonda, l’amore verso i sogni che crediamo di non poter realizzare. La lettura de L’Alchimista invita alla riflessione sulla propria vita, facendo ritrovare in noi stessi il coraggio di credere ai sogni, ai segnali che la vita ci invia. Un libro da leggere, da amare e da odiare perché con assoluta semplicità risveglia dal profondo quello spiraglio di speranza di poter credere, e quindi realizzare, ognuno la propria Leggenda Personale.

martedì 13 novembre 2007

Archivio: "Lo sapevate che..."



LA VINOTERAPIA
Nel campo della Med. e Chir. estetica, la vinoterapia consiste in una serie di trattamenti e ''immersioni'' nel vino. Ma si utilizza anche l'uva in ogni sua forma e tipi di lavorazioni possibili. Polveri, creme, estratti contro le rughe, i cedimenti cutanei e la cellulite.I benefici della vinoterapia derivano dalla ricchezza dei polifenoli contenuti negli acini dell'uva. Questi rinforzano la microcircolazione, aumentando la resistenza dei vasi sanguigni; impediscono la distruzione dell'acido ialuronico e di quello glicolico; proteggono le fibre di elastina e collagene.Insomma: una vera e propria rivoluzione in allegria nel campo dell'estetica!

E' IN ARRIVO DALLA GRAN BRETAGNA L'UTERO IN SILICONE
Un piccolissimo dispositivo di silicone sarà testato su 40 donne in Gran Bretagna, per far crescere nell’utero materno sin da subito dopo la fecondazione gli embrioni ottenuti in provetta. Ad annunciarlo il settimanale britannico New Scientist. La tecnica, a patto di mostrarsi efficace, permetterà di ridurre il numero di cellule uovo da utilizzare per la fecondazione artificiale e limitare la stimolazione ovarica delle donne infertili che si sottopongono a una terapia ormonale molto forte per produrre più ovociti da fecondare con il seme maschile.

IL VALORE DEL CIOCCOLATO
Diversi studi epidemiologici hanno dimostrato come il consumo regolare di cibi e bevande ad alto contenuto di vitamine e polifenoidi sia associato ad una diminuzione del rischio di mortalita' per disturbo cardiovascolare. Tra i cibi raccomandati ad alto contenuto di polifenoidi, in particolare flavonoidi, troviamo, quindi, frutta e verdura (mele e cipolle), te (verde e nero), vino rosso e cioccolato. Sono numerosi gli studi che negli ultimi anni hanno messo in evidenza le proprieta' del cioccolato. Recentemente, l'attenzione della ricerca si e' concentrata sui polifenoli sostanze che hanno un'elevata concentrazione nei semi del cacao. Tra queste, e' stato dimostrato come i flavonoidi siano caratterizzati da un forte potere anti-ossidante in grado di contribuire al buon stato di salute dell'apparato cardiovascolare. Gli antiossidanti, infatti, sono una delle principali difese dell'organismo contro le lesioni provocate dai radicali liberi, molecole dannose per le cellule, generate nei processi di metabolismo dell'organismo. Oltre all'azione antiossidante, i flavonoidi possono inibire l'attivazione e l'aggregazione delle piastrine, le cellule responsabili del processo di coagulazione ma anche della formazione di trombi, pericolosissimi per la circolazione sanguigna.

LIEVITO DI BIRRA: CONTRO L'ACNE E NON SOLO
Conosciuto soprattutto per i suoi effetti benefici sulla pelle grassa e acneica il lievito di birra può in realtà essere utilizzato per molti altri scopi sia cosmetici che alimentari, oltre che terapeutici. Costituito da una colonia di funghi microscopici residuo della fermentazione della birra, ma presente anche sulla buccia di alcuni frutti, il lievito di birra è molto ricco di proteine e carboidrati, contiene pochissimi grassi ed è ricco di vitamine del gruppo B soprattutto B1 e B12, oltre che di sali minerali e di oligoelementi come potassio, calcio, fosforo, zinco, cromo, ferro, selenio. Grazie al contenuto di vitamine del gruppo B e di proteine è particolarmante indicato come integratore nelle diete vegetariane che possono risultare carenti di questi principi, mentre i sali minerali ne fanno un ottimo integratore nella dieta degli sportivi. Utile per riequilibrare la flora batterica intestinale, è quindi indicato in caso di colite e di stipsi e per depurare l’organismo.

EROS A TAVOLA
Esistono sul serio gli alimenti con effetti afrodisiaci mirabolanti? La scarna letteratura scientifica sull’argomento, anche se non offre troppe speranze, indica una rosa di cibi che possono essere d’aiuto nell’«ars amatoria».Per chi fa la scelta salutista e vegetariana la moderna dietologia indica rucola, porro, finocchio, menta, rafano e pinoli che hanno la proprietà di incrementare il flusso sanguigno. Alla lista vanno, poi, aggiunti basilico, prezzemolo, cipolla, aglio, sedano e zenzero. I carnivori a oltranza vantano la potenza della carne per la sua ricchezza di zinco: il deficit determinerebbe disturbi nella funzionalità sessuale. A loro, vorremmo ricordare che una miniera di zinco sono tutti i tipi di semi, uova e prodotti integrali. Un vero pericolo per lo zinco sono i fertilizzanti chimici: lo fanno scendere al lumicino nelle derrate coltivate con questi prodotti. E non dimentichiamo il peperoncino: racchiude la capseina che ottimizza la microcircolazione. Anche d’estate. E poi ci sono le piante che la tradizione vuole amica degli amanti.Come la verbena che ha proprietà stimolanti. Si possono aggiungere 8-10 gocce di olio essenziale nell’acqua tiepida del risciacquo; le lenzuola e federe così impregnate dell’essenza, vanno fatte asciugare lontano da fonti di calore, in modo che il tessuto assorba bene l’aroma senza disperderlo. Il ginseng (indicato per l’uomo) e l’eleuterococco (per la donna) aumentano vitalità, resistenza e libido però possono dare ansia, insonnia e ipereccitabilità. E proprio per smorzare ansie e tensioni nemiche della sessualità, è indicato il profumo di filipendula. Infine essenza di gelsomino: ha fama di sciogliere le resistenze dell’eros nella coppia.Ricordatevi comunque che è sempre il cervello il nostro primo e vero afrodisiaco.
NOBEL PER LA MEDICINA 2008 : Premiate scoperte Aids e papilloma
Il Nobel della Medicina 2008 ha premiato la scoperta di due virus riconosciuti come minacce universali per la salute.Si tratta dell'Hiv che scatena l'Aids,e il Papilloma virus,alcune varianti del quale sono all'origine del tumore del collo dell'utero.La maggior parte dei casi sono nei Paesi in via di sviluppo.I casi di Aids nel mondo sono piu' di 33 mln,il 90% nell'Africa sub-sahariana.Il Papilloma Virus provoca mezzo milione di casi di tumore,l'80% nel Sud del mondo.
ESERCIZIO : LA MIGLIORE MEDICINA
Qualsiasi sia il rimedio o la prevenzione per 9 malattie su 10, una delle poche cose certe è che l’esercizio fisico fa bene ad ognuna di queste condizioni. Non si parla ovviamente di esercizio a livello agonistico, ma anche semplicemente di una leggera attività motoria giornaliera per non far atrofizzare il nostro corpo.
E così troviamo esercizi che possono migliorare l’età del cervello, far crescere bene i bambini e dare un impulso al cervello di tutti, mentre per molte condizioni questi erano già noti, come per l’obesità. Uno studio illustra l’effetto dell’esercizio al fine di prevenire o limitare l’osteoporosi, che colpisce oltre 200 milioni di persone in tutto il mondo. I ricercatori dell’Università del Missouri hanno ritenuto che la formazione della resistenza (sollevamento pesi) e della dinamica (ad esempio la corsa) sia necessaria per contribuire a costruire la densità minerale ossea. Lo studio è stato pubblicato nel numero di febbraio del Journal of Strength Conditioning.
In uno studio collegato, sembrava che gli esercizi fossero uno dei pochi rimedi di successo per coloro che soffrono di dolore alla schiena.
IL BRUXISMO
Con il termine bruxismo si definisce il digrignamento dei denti. Colpisce sia gli adulti ma anche è sempre di più i bambini. E’ un fenomeno che avviene di notte e può causare un danneggiamento dello smalto dentale e disfunzioni dell'articolazione temporo-mandibolare. I sintomi principali sono: sonno disturbato, tensione muscolare al risveglio, difficoltà ad aprire la bocca, maggiore sensibilità dei denti al caldo e al freddo.

mercoledì 17 ottobre 2007

Lascia il segno...

Questo post è stato creato per dare la possibilità ad ogni utente di "lasciare un'impronta" su questo blog...potrai dunque criticare, suggerire, complimentarti o semplicemente inviare un tuo saluto, cosa molto gradita da Schizophrenos, utilizzando la sottostante area "commenti". Potrai, inoltre, inviare una tua proposta di discussione o un intero post da pubblicare. Lo spazio è dedicato anche a coloro che vogliono contattarmi per scambio link o segnalazione del proprio blog su questo indirizzo! Buona navigazione!


Il telefilm più visto della storia...



"Sono diventato medico per curare le malattie, non i malati".

La frase citata e pronunciata dall'amatissimo primario di diagnostica al Princeton Plainsboro Teaching Hospital ci da la possibilità di dedurre il suo modo originale di interpretare la medicina.

Se ti vien voglia di testare le tua preparazione e vuoi giocare a : "Chi vuol essere dottor House?" clicca sul link seguente e buon divertimento: http://www.mondodc.it/dr.house/milionario.html

martedì 16 ottobre 2007

QUELLI CHE...

Ciò che segue è un omaggio alla collega Maria N. che, nel modo più originale possibile, racconta la nostra vita universitaria!Vedi anche sito prof. Barni: http://www.unicz.it/didattica/corsi/anatomia_umana/

PREMESSA

Tornando nella mia città, dopo aver trascorso quasi un anno a Catanzaro, mi sono riaffiorati alla mente tantissimi ricordi buffi dei miei mitici compagni e dei professori che ci hanno sempre seguito con serietà e disponibilità.

Ho scritto “compagni” e non colleghi...

perché anche se siamo circa 100 li conosco uno per uno e anche l’aula più grande per me rimane un classe;

perché ogni giorno TUTTI entravano nella mia vita riempiendo le mie giornate più nostalgiche di calore familiare;

perché poter pensare, se mi succede qualcosa chiamo i miei compagni, non è da tutti;

perché anche la persona più riservata e silenziosa occupa un posto nei miei pensieri;

perché la continua assenza di un qualunque compagno mi preoccupa;

perché la felicità che si legge sul mio viso ogni giorno l’hanno creata loro.

SVOLGIMENTO

Ciò che seguirà è un omaggio scherzoso che dedico ai miei compagni, ai professori e anche alle generazioni precedenti e future.(RIDERE è GRATIS!!!)

Sono frasi e battute autentiche che ricordo con affetto di questo “pazzo” anno. E’ il meglio di…..
…….QUELLI CHE……

….nel silenzio più totale dell’ora di biochimica……FRANCO o FRANCO!!!

….c’è una BOMBA!!!….in classe rimane il prof. Barni che con calma conserva il computer;

….ai risultati dello scritto di chimica ….mi sto avvicinando al 18! Ho preso 10 dopo 5 volte che lo provo.

….alla partita Medicina vs Odontoiatria, a seguito dell' infortunio di Schizophrenos,…chiamate un medicoooooo!

….Professore mi scusi….

….durante l’appello di chimica : Cozza Claudia – Cozza Elvira…
Il prof.: Uhé, ma in quest’aula ci stanno due cozze? E lei come si chiama?
Lo studente: STI – COZZI. Il prof.: Ma veramente? Non ci credo!

….dopo le mitiche feste alcoliche si accoppiano con i muri ;

….per non farsi scoprire dai genitori nascondono il film HARD della settimana nella custodia de“La passione di Cristo”

….Sulla superstrada salutano con la seconda faccia dal finestrino;

….Se supero l’esame di chimica mi taglio il pizzetto;

….durante l’esame di inglese si innamorano dell’assistente (povere pazienti!)

….al bowling talmente ubriachi volano con tutta la palla sulla pista e fanno strike…li soccorrono tirandoli dai piedi;

….al giorno d’oggi se non si sa usare il computer si è tagliati fuori. Ormai anche noi docenti abbiamo imparato come si usa. Dopo qualche minuto…ragazzi perché si è spento? Come si accende?

….durante l’ora di chimica si risvegliano con gli “esempi pratici” del professore: “ci interessano i protoni per gli elettroni. E’ come la suocera che si rispetta per la figlia”;

….di dove sei? Di RRREGGIO;

….anatomia è una materia opzionale?;

….studiando chimica hanno capito a quale gruppo appartengono…OH (gruppo alcolico);

….se non finisce “saranno famosi” non studio;

….si perdono per le vie di Catanzaro e vengono soccorsi da un barbone che li riconduce a casa;

….in pieno inverno alle prime ore del mattino vagano per le strade di Catanzaro con addosso uno slip e un camice bianco, dicendo: “Sono il dottor DEVASTASI!!!” (Troppa biologia gli ha devastato la mente);

….se supero l’esame festeggio con alcool, se non lo supero affogo il dispiacere nell’alcool…. Comunque sia ALCOOL (ormai è un giro vizioso!!!).

….alle mitiche partite…DELIRIO!!!
Sono sempre gli stessi ragazzi, i miei compagni ,
QUELLI CHE…..

….amano la vita e studiano per guarire chi la sta perdendo.

AGGIUNTI DA VOI :

QUELLI CHE...

......sorpresi dai carabinieri, l'uno a cavallo dell'altro, intenti a smontare un segnale stradale di sosta vietata, da utilizzare come ornamento per la propria stanza da letto, si giustificano dicendo: "volevamo avvitarlo, stava quasi per cadere"; li portano in caserma ed il Rettore quasi li espelle dall'università;

CONCLUSIONE

Una celebre frase di Martin Luther King dice:
“Se con la mia vita sarò riuscito a far sorridere almeno una persona,potrò dire di non aver vissuto in vano”

PS: Invito tutti a scrivere storie divertenti o anche il vostro QUELLI CHE…vissuto neglia anni di scuola superiore o di vita universitaria!

Parole di Poeta...


Fabrizio De André, Un Medico


Da bambino volevo guarire i ciliegi

quando rossi di frutti li credevo feriti

la salute per me li aveva lasciati

coi fiori di neve che avevan perduti.


Un sogno, fu un sogno ma non durò poco

per questo giurai che avrei fatto il dottore

e non per un dio ma nemmeno per gioco:

perché i ciliegi tornassero in fiore,

perché i ciliegi tornassero in fiore.


E quando dottore lo fui finalmente

non volli tradire il bambino per l'uomo

e vennero in tanti e si chiamavano "gente"

ciliegi malati in ogni stagione.


E i colleghi d'accordo i colleghi contenti

nel leggermi in cuore tanta voglia d'amare

mi spedirono il meglio dei loro clienti

con la diagnosi in faccia e per tutti era uguale:

ammalato di fame incapace a pagare.


E allora capii fui costretto a capire

che fare il dottore è soltanto un mestiere

che la scienza non puoi regalarla alla gente

se non vuoi ammalarti dell'identico male,

se non vuoi che il sistema ti pigli per fame.


E il sistema sicuro è pigliarti per fame

nei tuoi figli in tua moglie che ormai ti disprezza,

perciò chiusi in bottiglia quei fiori di neve,

l'etichetta diceva: elisir di giovinezza.


E un giudice, un giudice con la faccia da uomo

mi spedì a sfogliare i tramonti in prigione

inutile al mondo ed alle mie dita

bollato per sempre truffatore imbroglione

dottor professor truffatore imbroglione.


lunedì 15 ottobre 2007

L'epilessia...di Van Gogh

" Notte stellata sul Rodano" , fotografata da Schizophrenos, in visita a Parigi (Maggio 2007).

1888 - Olio su tela 72,5 x 92Musée d'Orsay, Parigi, Collezione Mr. e Mrs. Kahn-Scriber Giraudon/ Art Resource, New York .

Sò che non ve lo sareste mai aspettati, ma la storia ci ha dato notizia riguardo a portatori illustri del sacro male, tra i più importanti: Alessandro Magno, Giulio Cesare, Socrate, Pietro il Grande, Napoleon Bonaparte, il compositore George Frederick Handel, il filosofo Nietzsche, gli scrittori Moliére, Flaubert, Byron, Torquato Tasso, Dostoevskij, Dickens e, in età senile, Francesco Petrarca, Lewis Carroll, l'autore di "Alice nel paese delle meraviglie", il matematico Isaac Newton, oltre al Cardinale Richelieu, papa Pio IX, lo zar Pietro il grande, Alfredo Nobel, lo svedese creatore dell'omonimo premio, e molti altri, fra i quali si annoverano anche note personalità che hanno segnato il corso della storia dell'arte con l'incisività della loro opera, quali ad esempio Michelangelo Merisi detto il Caravaggio e Vincent Van Gogh!

In quest'opera dell'artista di Groot Zundert, si individua facilmente la costellazione dell'Orsa maggiore, o Gran Carro, che egli ha dipinto nel settembre 1888, quando si trovava ad Arles. In questo caso c'è un riferimento da fare ad una sua lettera a Theo:
"[...] Sto lavorando su sette tele da 30 ... e per ultimo a uno studio del Rodano, della città illuminata dai lampioni a gas riflessi nel fiume blu. In alto il cielo stellato con il Gran Carro, un luccichio di rosa e verde sul campo blu cobalto del cielo stellato, laddove le luci della città e i suoi crudeli riflessi sono oro rosso e verde bronzeo. [...]"

Molti studi sono stati dedicati a quella che è stata in seguito definita: "la malattia del genio", una forma di epilessia del lobo temporale che ha segnato molte tra le opere dell'artista, oltre alla sucitata "Notte stellata sul Rodano" , figurano nella lista anche: “La camera da letto di Arles”; “La casa gialla” e “Campo di grano con corvi”.

L'epilessia è una condizione cronica neurologica caratterizzata da ricorrenti e improvvise crisi.
È comunemente controllata con i farmaci, sebbene sperimentali metodi chirurgici stiano lentamente prendendo piede. Va precisato comunque che la terapia farmacologica è esclusivamente sintomatica, riuscendo - a volte efficacemente - a controllare la comparsa delle crisi, ma in nessun modo è disponibile una profilassi efficace o una terapia curativa.
Nel passato l'epilessia è stata associata ad esperienze religiose e anche a possessioni demoniache. Storicamente l'epilessia era chiamata la "Malattia Sacra" poiché secondo una visione popolare si credeva che gli attacchi epilettici fossero una forma di attacco dei demoni o comunque una manifestazione di potenza occulta.
Ippocrate sottolineava che l'epilessia sarebbe stata considerata divina solo fino a quando non sarebbe stata compresa. Essa può manifestarsi ad ogni età ed in forme assai diverse; data la sua varietà, si parla genericamente di epilessie.
È fra le malattie neurologiche più frequenti: colpisce dalle tre alle sette persone ogni mille, circa 2 milioni e mezzo di persone negli Stati Uniti. In ogni paese la prevalenza è del 1%. L'incidenza è di 46,7 su 100.000 abitanti ogni anno e in Italia 25.000 casi all'anno.

giovedì 11 ottobre 2007

LA TERAPIA CELLULARE...LE STAMINALI DEL CUORE


Il cuore deriva dal mesoderma, ma ciò che è fondamentale, per comprendere la finalità dell'utilizzo staminale, è la modalità della formazione embriologica dell'organo, essa avviene per proliferazione dei miocardiociti e non per ipertrofia.
A livello isto-citologico, il 70% della massa miocardica è costituito da miociti, altre cellule presenti a costituirla sono le muscolari lisce e cellule endoteliali; fatta questa premessa va spiegato ai lettori del blog che un miocardiocita prelevato dal tessuto cardiaco e posizionato su piastra non rientrerà mai in ciclo cellulare, ma una cellula staminale (dotata di self-renewal,multipotenza e capacità di dare cloni) si...dunque era solo necessario trovare, se presenti, queste cellule a livello del cuore e ciò è stato fatto, non si è a conoscenza, però, della loro origine (pare che derivino dal circolo o da una porzione di miocardio fetale residuo). La più frequente patologia cardiaca è la malattia coronarica che è solitamente provocata da fenomeni aterosclerotici,ma è necessario sottolineare che i suddeti fenomeni rientrano nella categoria "eventi riparativi", sono, invece, le "complicanze" dell'aterosclerosi a provocare il danno irreparabile. In seguito ad una sindr. cor. acuta il cuore vive un periodo di scompenso cronico che porta alla morte 3 su 5 pz colpiti nel giro di 5 anni (tasso d'incidenza più elevato che nelle neoplasie), suddetto scompenso è caratterizzato da cicatrizzazione fibrotica e dunque non capace di contrarsi della zona colpita, allargamento della camera cardiaca ed infine, ma non per ordine d'importanza l'ipertrofizzazione dei miocardiociti sopravvissuti. I farmaci possono esclusivamente rallentare, quando ancora ci si trova in fase acuta la progressione verso lo scompenso, ma una cellula staminale impiantata e capace di creare cloni può sostituire i miociti in necrosi e può assumere la caratteristica contrattilità, requisito fondamentale per evitare la morte dell'individuo!
Per approfondimenti sul tema vi sono pubblicazioni su: 'The New England Journal of Medicine' e su 'Cell'...
Attendo vostre segnalazioni su articoli e pubblicazioni in giro per il web riguardanti l'argomento, grazie!

martedì 9 ottobre 2007

MASTOPLASTICA


La mastoplastica è un intervento chirurgico effettuato sul seno per vari motivi da quelli puramente estetici a quelli di ragione sanitaria e si divide in due categorie opposte: mastoplastica additiva e mastoplastica riduttiva. La prima consiste nell'inserimento di una protesi mammarie costituite da un involucro di silicone e riempite con gel di silicone. In certi casi è possibile utilizzare protesi riempite con Idrogel, soluzione salina (acqua salata) o altri materiali.
Oltre alle protesi di forma semisferica, usate in interventi aditivi, esistono le nuove protesi "anatomiche" di forma di un terzo di uovo, forma che permette di ottenere un risultato che si avvicina maggiormente alla forma di un seno naturale allorquando l'intervento ricostruttivo è pressocchè totale.
A seconda della protesi scelta e delle diverse esigenze della paziente l'intervento può essere eseguito praticando tre tipi di incisioni che possono essere praticate in tre sedi diverse:
nel solco sottomammario
intorno all'areola mammaria (di conseguenza la ghiandola mammaria verrà incisa poiché è necessario passare sotto di essa)
sotto l'ascella (attraverso questa via è preferibile inserire protesi tonde)
Nel caso della mastoplastica riduttiva invece l'obiettivo è quello di ridurre il volume eccessivo del seno che può implicare complicanze alla colonna vertebrale a causa del peso eccessivo. Le cicatrici avranno normalmente la forma di "T" rovesciata oppure, nei casi di riduzioni limitate si può intervenire intorno all'areola mammaria ( cicatrice periareolare). In generale la cicatrice è tanto più visibile quanto è maggiore l'entità della riduzione.
Nel caso in cui il seno sia del volume desiderato ma risulta cadente o troppo rilassato (situazione chiamata tecnicamente ptosi) si ricorre alla mastopessi Se il seno appare cadente e anche svuotato si può ovviamente associare all'intervento anche una mastoplastica addittiva.
Tutte queste operazioni si svolgono in anestesia generale e richiedono la permanenza della paziente in clinica o ospedale per un periodo di 2-3 giorni nonché la limitazione dell'attività fisica per circa 4 -6 settimane.
La ricostruzione post-mastectomia...vantaggi e svantaggi...lo sapevate che le protesi in materiale alloplastico devono essere sostituite dopo 15 anni???

GIURA PRIMA DI CONTINUARE...

GIURAMENTO ANTICO

Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni che adempirò secondo le mie forze e il mio giudizio questo giuramento e questo patto scritto. Terrò chi mi ha insegnato quest' arte in conto di genitore e dividerò con Lui i miei beni, e se avrà bisogno lo metterò a parte dei miei averi in cambio del debito contratto con Lui, e considerò i suoi figli come fratelli, e insegnerò loro quest'arte se vorranno apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti. Metterò a parte dei precetti e degli insegnamenti orali e di tutto ciò che ho appreso i miei figli del mio maestro e i discepoli che avranno sottoscritto il patto e prestato il giuramento medico e nessun altro. Scegliero' il regime per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, e mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministerò a nessuno, neppure se richiesto, alcun farmaco mortale, e non prenderò mai un' iniziativa del genere; e neppure fornirò mai a una donna un mezzo per procurare l'aborto. Conserverò pia e pura la mia vita e la mia arte. Non opererò neppure chi soffre di mal della pietra, ma cederò il posto a chi è esperto di questa pratica. In tutte le case che visiterò entrerò per il bene dei malati, astenendomi ad ogni offesa e da ogni danno volontario, e soprattutto da atti sessuali sul corpo delle donne e degli uomini, sia liberi che schiavi. Tutto ciò ch'io vedrò e ascolterò nell'esercizio della mia professione, o anche al di fuori della della professione nei miei contatti con gli uomini, e che non dev'essere riferito ad altri, lo tacerò considerando la cosa segreta. Se adempirò a questo giuramento e non lo tradirò, possa io godere dei frutti della vita e dell' arte, stimato in perpetuo da tutti gli uomini; se lo trasgredirò e spergiurerò, possa toccarmi tutto il contrario.

GIURAMENTO MODERNO

Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo,
GIURO:
-di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
-di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
-di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;
-di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona non utilizzerò mai le mie conoscenze;
-di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;
-di affidare la mia reputazione esclusivamente alle mie capacità professionali ed alle mie doti morali;
-di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;
-di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
-di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica;
-di prestare assistenza d'urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'Autorità competente;
-di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;
-di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato.