La sterilità di coppia è una condizione che oggi affligge un elevato numero di coppie e la sua incidenza appare, peraltro, notevolmente aumentata negli ultimi anni a seguito di numerosi fattori, tra cui non ultimi, quelli di ordine socio-economico che spingono alla ricerca di una gravidanza in età sempre più avanzata. Esistono varie tecniche di fecondazione assistita in base alla patologia riscontrata in uno o in entrambi i partner della coppia sterile (ICSI; GIFT; FIVET) che sfruttano due modalità, a seconda della disponibilità dei gameti:
Fecondazione omologa, quando il seme e l'ovulo utilizzati nella fecondazione assistita appartengono alla coppia di genitori del nascituro, che presenterà quindi un patrimonio genetico ereditato da entrambi i genitori.
Fecondazione eterologa, si verifica quando il seme oppure l'ovulo (ovodonazione) provengono da un soggetto esterno alla coppia. Esistono banche del seme che conservano liquido seminale e ovuli (molto più rari): donatori lasciano campioni che vengono conservati nel centro ed utilizzati da coppie nelle quali solitamente uno dei partner ha problemi di fertilità.
Le tecniche utilizzate:
La prima, e soprattutto quella di più facile esecuzione è la “AIH” o inseminazione artificiale, in cui il liquido seminale (del partner, autologa o del donatore, eterologa) viene deposto direttamente in vagina, superando l’ostacolo di un muco cervicale non idoneo, di una malformazione dell’apparato femminile o di un fattore maschile d’impotenza (ipospadia,imp. Coeundi, oligospermia, epispadia). Ci sono poi molte altre tecniche più complesse :
Per la sterilità maschile grave (severe male infertility)
- La “ICSI” (intra cytoplasmatic sperm injection ) che consiste nell’introduzione di un solo spermatozoo nella cellula uovo. E’ indicata in quei rari casi caratterizzati da parametri del liquido seminale molto sotto i valori fisiologici che configurano la “severe male infertility”: numero di spermatozoi x ml = meno di 2 milioni; motilità = inferiore al 40%; presenza di Ab antisperma.
Per la sterilità femminile e la sterilità maschile di lieve e moderata entità
- La “GIFT” (gamete intra Falloppian Transfer) che consiste nel trasferimento dello spermatozoo e dell’oocita nella tuba della donna: la crescita multipla follicolare è iperstimolata dalla somministrazione precedente l’intervento di agonisti del GnRH (Buserelin) associati alle gonadotropine (FSH,HMG,HCG) e/o al citrato di clomifene, in seguito viene effettuato il prelievo dell’oocita per via laparoscopica o vaginale ed il caricamento in un cateterino contenente liquido seminale; dunque si procede all’introduzione laparoscopica di entrambi i gameti in tuba. E’ chiaro che questa tecnica necessita della presenza di almeno una salpinge pervia. E’ indicata in presenza di patologie quali : l’endometriosi lieve o il difetto delle fimbrie tubariche.
- La “FIVET” (Fecondazione in vitro ed Embrio Transfert), indicata in assenza di una pervietà tubarica o di una sua anormale funzionalità, in casi di occlusione o endometriosi di grado severo, in presenza di sterilità da fattori immunologici o fallite inseminazioni artificiali. L’embrione viene ottenuto in provetta in un incubatore e viene trasferito in utero solo quando è allo stadio di 4-6, massimo 8 blastomeri (cellule).
1 commento:
Assolutamente favorevole alla fecondazione assistita in ogni suo aspetto sempre che questa non vada in conflitto con la salute fisica e mentale della donna che tiene ingrembo il suo piccino...
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