Le favole morali sono una forma di espressione ideale per il cinema orientale.
Primavera, estate... è un'ulteriore conferma di come, attraverso
simboli e metafore, sia possibile fare cinema con semplicità e
leggerezza, senza dimenticare le emozioni.
E' il racconto della vita che si svolge in un luogo non luogo, immerso
nella natura di Taiwan.
In una casa-isola su un laghetto si svolgono gli insegnamenti e le
esperienze di due monaci, uno adulto e uno giovane. Le stagioni passano,
e ognuna di esse è un periodo dell'esistenza, vissuta fra felicità e
dramma, sotto la veglia di un'immancabile e insostituibile spiritualità.
Kim-ki-duk, dopo avere diretto L'isola, ci regala un altro
"quadro" perfetto (il regista è prima di tutto un pittore) sui perché
dell' essere e sul trascorrere del tempo, che scandisce inesorabilmente
le tappe della vita. Anche della nostra.
Fonte: Mymovies
Nessun commento:
Posta un commento