La frase del mese...

“Ma i moralisti han chiuso i bar e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori: è bello ritornar "normalità", è facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera!” (Francesco Guccini)

domenica 4 novembre 2012

Jafar Panahi



L’uomo nella foto è Jafar Panahi , un regista iraniano, anzi molto di più. Per anni con i suoi film ha sempre rappresentato, aggirando la censura, quella che ancora oggi è la realtà della sua nazione. Arrestato il 2 marzo 2010 per la partecipazione ai movimenti di protesta contro il regime iraniano, dopo la mobilitazione delle organizzazioni a difesa dei diritti umani e del mondo del cinema a livello internazionale, viene rilasciato su cauzione il 24 maggio dello stesso anno. Il 20 dicembre 2010 Panahi viene condannato a 6 anni di reclusione: gli viene inoltre preclusa la possibilità di dirigere, scrivere e produrre film, viaggiare e rilasciare interviste sia all'estero che all'interno dell'Iran per 20 anni. Eccovi la filmografia del regista, con annesso relativo link per wikipedia:

-Yarali Bashlar (Yarali Bashlar, 1988)
-Kish (1991)
-L'amico (Doust), 1992)
-L'ultimo esame (Akharin Emtehan, 1992)
-Il palloncino bianco (Badkonake Sefid, 1995)
-Ardekoul (1997)
-Lo specchio (Ayneh, 1997)
-Il cerchio (Dayereh, 2000)
-Oro rosso (Talaye Sorkh, 2003)
-Offside (2006)

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