La frase del mese...

“Ma i moralisti han chiuso i bar e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori: è bello ritornar "normalità", è facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera!” (Francesco Guccini)

venerdì 15 febbraio 2008

Insonnia da cellulare, le radiazioni disturbano il sonno


Le radiazioni prodotte dai telefoni cellulari ritardano e riducono il sonno e non solo: possono causare anche mal di testa e senso di confusione.
E’ quanto emerge da una ricerca condotta dai ricercatori del Karolinska Institute e dell’Università di Uppsala, in Svezia, e coordinata dalla Wayne State University del Michigan, negli Stati Uniti.

La cattiva notizia farà certamente godere di soddisfazione tutti coloro che ne sostengono addirittura la nocività assoluta, perfino nelle ore baciate dal sole pieno e splendente. Quasi che l’ormai irrinunciabile telefonino fosse, appunto, uno strumento micidiale, un dispositivo che serve soprattutto a bollire il cervello, se non proprio un pronipote delle bombe “silenziose” che compaiono nelle storie di fantascienza. Pubblicato dal quotidiano “The Indipendent” , lo studio ha preso in esame 70 individui (35 uomini e 36 donne) di età compresa tra i 18 e i 45 anni: una parte di loro è stata sottoposta ad un bombardamento di radiazioni del tutto simili a quelle emesse da un normale telefono cellulare, un’altra parte, invece, ha fatto da gruppo di controllo e cioè è stata sottoposta a ’false’ radiazioni, situazione paragonabile ad una ’non-esposizione’; a tutti però è stato detto di avere subito gli effetti degli stessi campi elettromagnetici.
Le conseguenze riscontrate evidenziano che un utilizzo del “mobile-phone” prima di andare a dormire rallenta la capacità della persona a raggiungere gli stadi più profondi del sonno ; le radiazioni elettromagnetiche da cellulare, inoltre, sono responsabili della riduzione del tempo di permanenza in uno stato di sonno profondo, con l’esito di diminuire l’attività dell’organismo relativa allo smaltimento della stanchezza accumulata nel corso dell’intera giornata, minimizzare la capacità di concentrazione, accentuare il grado di stress psicofisico e nei casi più gravi aumentare la possibilità d’insorgenza di patologie dell’ambito psichiatrico come depressione maggiore e disturbi di personalità.

Il processo fisiopatologico relativo è spiegato dal prof. Bengt Arnetz, che ha guidato le ricerche: egli asserisce che le radiazioni dei cellulari possono essere intese come “evento stressante il sistema nervoso centrale” e , come ogni tipo di “stressor” patologico esistente, influire negativamente su stato di veglia, concentrazione e sonno degli individui.
Soffrite d'insonnia? Iniziate con lo spegnere il telefonino prima di andare a dormire.

domenica 10 febbraio 2008

II CASO CLINICO...

Premetto che questo caso clinico è reale, ed è in corso d'opera. Quindi non so se la diagnosi finale sarà interessante nè, addirittura, se ci sarà una diagnosi.

Il paziente è un maschio sulla cinquantina.

Viene ricoverato in seguito a una febbre durata 8 giorni, con picchi di 40°C, scesa dopo auto-somministrazione di una cefalosporina, poi auto-sospesa, con ripresa della febbre.
Riferisce calo ponderale (8 chili negli ultimi 6 mesi).

Anamnesi fisiologica:
-unico dato disponibile : beve un litro di vino al giorno.

Anamnesi patologica remota:
- ricovero in cardiologia un paio d'anni fa per sincope e dolore toracico, nella diagnosi di dimissione si cita stenosi aortica e linfoadenopatia di origine sconosciuta.
- nel 2002 riscontro di una massa testicolare; il paziente è rassicurato dal medico curante che fa diagnosi di cisti;

Esame obiettivo:
- soggetto piuttosto magro
- linfoadenopatia asimmetrica cervicale e mandibolare (non particolarmente rilevante, con margini sfumati)
- massa testicolare delle dimensioni di una noce (che il paziente dice essere modestamente aumentata dalla sua comparsa)
- soffio sistolico di 3/6 in focolaio aortico.

Cosa ne pensate?Cosa fareste?