La frase del mese...

“Ma i moralisti han chiuso i bar e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori: è bello ritornar "normalità", è facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera!” (Francesco Guccini)

lunedì 26 novembre 2007

E tu..."che cervello sei"?

Il cervello è la parte più importante del sistema nervoso, che regola tutte le funzioni dell'organismo. Pesa circa 1,5 kg e comprende molti miliardi di neuroni, o cellule nervose.E' una massa ovoidale convessa, divisa in due emisferi e presenta una superficie rugosa caratterizzata da numerosissimi solchi, chiamati circonvoluzioni.Il suo interno è formato da una sostanza bianca, avvolta esternamente da uno strato di sostanza grigia.Assieme al cervelletto e al tronco cerebrale (collegato con la colonna vertebrale), forma l'encefalo, alloggiato nella scatola cranica che ha la funzione di proteggere questi importantissimi organi.Inoltre è protetto da tre membrane sottilissime ma resistenti, dette meningi.L'emisfero destro del cervello controlla la parte sinistra del corpo, il sinistro quella destra. Questa inversione dipende dal fatto che i nervi si incrociano quando entrano nel cervello.Ogni emisfero comprende delle sezioni specializzate: ad esempio in una zona avviene la comprensione del linguaggio, in un'altra l'elaborazione dello stesso, in una terza la lettura o la scrittura, in una ha sede la memoria, in altre ancora i vari centri motori o sensoriali.

Ciò che hai letto lo ritroverai scritto su ogni libro di anatomia, lo sentirai ripetere da ogni scienziato, studente o esperto che sia...ma Schizophrenos come al solito va controcorrente e servendosi di uno spunto tratto dal sito "risateonline" riporta una dettagliata suddivisione del cervello umano in lobi e ghiandole, centri e "particelle"!!! Dubium sapientiae initium...

VERSIONE MASCHILE



VERSIONE FEMMINILE



L'intelligenza si può misurare?




La risposta è no...! Ciò che può esser oggetto di misurazione è la capacità dell'uomo di applicare l'intelligenza nel risolvere problemi, il risultato è dato dal Q.I. : il quoziente intellettivo, cioè il rapporto tra l' "EM" (età mentale) e l' "EC" (età cronologica), il tutto moltiplicato x 100 e depurato da eventuali decimali. L'età mentale è il risultato del test, l'età cronologica si misura in mesi fino a un massimo di 16 anni (perchè dopo il raggiungimento di questa soglia, l'intelligenza non può esser affinata, semmai può declinare)...dunque ogni individuo al di sopra dei 16 anni ha la stessa età cronologica (16 x 12= 192). L' OMS (organizzazione mondiale della sanità) ha stabilito uno standard di 80 - 85 di QI nella popolazione "normale" (in senso statistico) al di sopra del quale ritroveremo diversi gradi di genialità, ed al di sotto diversi gradi di oligofrenia, meglio definita come "ritardo mentale".

Da un punto di vista statistico, se un test d'intelligenza è stato ben tarato, applicato a un campione sufficientemente grande di popolazione, darà i seguenti risultati:

- il 50% della popolazione presenta un QI compreso tra 90 e 110

- il 25% della popolazione si trova al disopra di 110 (il 21,5% di individui va da 110 a 130, il 3% da 130 a 140 e solo lo 0,5% supera un punteggio di 140)

- il 25% della popolazione si trova al di sotto di 90 (il 21,5% ha un QI compreso tra 90 e 70, il 3,5% si colloca al di sotto di 70).


Vuoi misurare il tuo Quoziente intellettivo? CLICCA QUI: http://www.ita1.com/itaqi.htm
Allora, com'è andata? Se ti va, lascia il tuo nome o pseudonimo affiancato dal tuo QI nell'area Commenti!!!

TINGERSI I CAPELLI 9 VOLTE L'ANNO AUMENTA DEL 60% IL RISCHIO LEUCEMIA


Secondo uno studio della Scuola di sanità pubblica di Yale (Usa), pubblicato sul numero datato 25 maggio della rivista “American Journal of Epidemiology”, riguardante una meta-analisi delle prove scientifiche su un’eventuale associazione tra tumori e coloranti chimici, i comuni prodotti cosmetici, utilizzati al fine di sfoggiare sempre tinte diverse e all'ultima moda, potrebbero costare molto caro alle donne fanatiche dei capelli, in quanto nocivi per la salute.

L’indagine, infatti, ha messo in evidenza, studiando un campione piuttosto ampio ed eterogeneo, un aumento del rischio di sviluppare tumori ematologici (in particolare leucemia linfatica cronica) in quelle donne che fanno normalmente uso di questi coloranti, identificando addirittura un valore soglia, corrispondente a 9 tinture l’anno, oltre il quale le possibilità di ammalarsi aumenterebbero in modo esponenziale (circa il 60% rispetto ai soggetti non esposti).

Gli autori dello studio, sottolineando la crescente preoccupazione mondiale relativa ad un possibile incremento del rischio di tumore per chi fa uso di tinture per capelli, evidenziano, con la finalità di sensibilizzare la popolazione, l’entità del campione studiato che, in Europa e in Nord America, ha compreso circa un terzo delle donne e un decimo degli uomini al di sopra dei 40 anni. Secondo ricerche commerciali, inoltre, le tinture permanenti, il tipo più aggressivo, rappresenterebbero una quota del mercato pari al 70 % e anche maggiore, soprattutto in Asia. E non solo: "Le donne che hanno cominciato a tingersi i capelli prima degli anni '80 rischiano anche di più, per via di un ingrediente tossico ora bandito dalle tinte più moderne".


Si mette così in luce un ulteriore risvolto preoccupante, che potrebbe, anzi dovrebbe allarmare le amanti di un look gotico o del total black, in quanto le tinte scure sono molto più pericolose delle altre. Da qui la raccomandazione degli studiosi indirizzata alle autorità nazionali affinché assicurino che "tutti i prodotti immessi in commercio, comprese le tinture per capelli, siano prima sufficientemente testati per assicurare che non ci siano rischi per la salute”.
Prevenzione e Screening sono, ad oggi, le uniche armi di cui l’umanità dispone per combattere questa terribile piaga chiamata “tumore”; in attesa di nuove scoperte scientifiche in grado di chiarire le idee sui reali fattori eziopatologici delle neoplasie, l’umanità stessa non cada nell’errore di sottovalutare e non sfruttare i mezzi a disposizione.